La Lega dilaga e sarebbe ormai il primo partito italiano (ultimo sondaggio di oggi): cosa possiamo fare per arginarla al Sud? Il 1° dicembre saremo all'Officina delle Culture, a Scampia, per la presentazione della “Cassa del Mezzogiorno” (roba buona da mangiare prodotta nei terreni tolti alla camorra). Ci saranno un po' di meridionalisti, esponenti di associazioni, movimenti di ogni genere, anche politico. Forse è l'occasione per ragionarci insieme e mettersi d'accordo su cosa fare. Subito, da subito; accantonando quello che divide (l'iradiddio...) e concentrandoci sulle poche cose, o fosse anche solo una, su cui si è d'accordo. E far fronte unico all'avanzata dei predatori padani, e degli ascari pronti a vendere, ancora una volta, la propria gente e la propria terra, in cambio del privilegio di servire a tavola il padrone.
Peggio di così non lo si poteva immaginare: il partito più antimeridionale di sempre, razzista, di una destra estrema impresentabile che arriva ai neonazisti sarebbe il maggior partito italiano.
L'orda di Salvini guadagna quasi 20 punti, rispetto alle elezioni del 4 marzo e sfonda il 36 per cento nelle intenzioni di voto, raccolte dall'istituto Paglioncelli; il M5S, dal 32,7 al 27,7, perde 5 punti (gli altri partiti non fanno storia né peso), che forse in buona parte son da rintracciare in quel 7 per cento di elettori che avevano smesso di votare, perché disgustati dalla politica ed erano tornati a farlo, contribuendo allo strepitoso successo (specie a Sud) dei 5stelle. Ora, il popolo dell'astensione o del voto nullo sta risalendo dal 30 scarso, verso il 40 per cento. Senza una valida alternativa, gli schifati (e dagli torto) non torneranno a votare e una fetta di 5stelle finirà alla Lega, specie al Nord e non sappiamo se di più o di meno al Sud. Siamo in grado di offrire una scialuppa di salvataggio a questi elettori in fuga?
Paglioncelli avverte che bisogna guardar bene i dati, per non essere ingannati da un effetto ottico, perché la percentuale così alta della Lega è dovuta anche al minor numero di eventuali votanti; ma questo vale pure per gli altri.
La festa per la presentazione della Cassa del Mezzogiorno comincerà sabato 1° dicembre, alle 10, e finirà per l'ora di pranzo. Alla manifestazione verranno anche gli studenti di Pedagogia della Resistenza del professor Giancarlo Costabile, dall'università della Calabria, e gruppi di attivisti culturali, politici, antimafia, di iniziative economiche dal basso o sociali. Un po' di tutto e da ogni regione del Sud.
Finita la festa, gli studenti e altri se ne andranno per i fatti loro e noi, chi vuole, potremo fermarci per ragionare insieme. Mi metterò a disposizione di quanti vorranno impegnarsi per porre un freno allo schifo del Sud salviniano. Ci ascolteremo a vicenda e cercheremo il modo di aiutare tutti ognuno, mettendo da parte quanto può dividerci e dissuadere dall'agire comune. Meglio poco ma insieme che aspettare il giorno in cui tutti saremmo d'accordo su tutto. Cioè mai.
So che Ciro Corona può consigliare come decentemente dormire, mangiare, lì intorno, a prezzi popolari. Se qualcuno fosse interessato, gli chiederemo di darci indicazioni. Lo dico, perché so già che alcuni progettano di restare per il fine settimana a Napoli, visto che, dal giorno dopo, il 2, fra le altre cose, quella meraviglia del Museo delle ferrovie di Pietrarsa ospiterà il mercatino di Natale e presepi.